Numerosi studi hanno ampiamente dimostrato la correlazione esistente tra alti livelli di colesterolo plasmatico (LDL‐C) e patologie cardiovascolari, evidenziando l’efficacia clinica della terapia con statine in pazienti ad alto rischio e l’importanza di una marcata riduzione del LDL‐C per minimizzare il rischio di eventi coronarici.
La attuale monoterapia con statine, che agiscono inibendo la biosintesi di colesterolo, porta ad un’efficace diminuzione dei livelli plasmatici di colesterolo; tuttavia per una significativa percentuale di pazienti ipercolesterolemici ad alto rischio, gli attuali schemi di trattamento non risultano efficaci per raggiungere il target di LDL‐C.
Tra i pazienti ad alto rischio un’importanza particolare è riservata ai diabetici, la cui mortalità per eventi cardiovascolari è maggiore che nella popolazione generale; per tale motivo essi sono assimilati, dal punto di vista del controllo lipidico, ai pazienti con un pregresso evento cardiovascolare.
I pazienti affetti da alterazioni a carattere familiare del metabolismo lipidico sperimentano un significativo aumento del rischio di eventi cardiovascolari: in genere, nei gruppi familiari affetti, l’infarto miocardico o la morte improvvisa sono infatti molto più frequenti rispetto a quanto accade nella popolazione generale L’identificazione precoce di queste patologie è indispensabile per instaurare il trattamento aggressivo necessario per prevenire e/o limitare il danno dovuto alla prolungata esposizione a livelli molto elevati di lipidi plasmatici.
I più recenti dati della letteratura dimostrano che l’associazione di statine con inibitori dell’assorbimento del colesterolo intestinale, come ezetimibe, permetta di ottenere un più marcato effetto sulla riduzione della colesterolemia attraverso il meccanismo della “doppia inibizione”.
La combinazione di questi farmaci può rappresentare l’approccio terapeutico ottimale per il trattamento dell’ipercolesterolemia, soprattutto su questi pazienti ad alto rischio che non
riescono a raggiungere gli stringenti target terapeutici.
Questo corso si propone di affrontare in maniera approfondita le modalità di intervento terapeutico sulle dislipidemie nel paziente ad alto rischio cardiovascolare.